MACERATA – Il giudice ha accolto l’opposizione a un decreto ingiuntivo presentata da una piccola azienda artigiana, assistita dall’avvocato Simonetta Cipriani
Interessi a tassi d’usura, annullato il pignoramento per un piccola azienda artigiana. Il giudice delle esecuzioni mobiliari del tribunale di Macerata Sergio Sergi con una pronuncia innovativa il primo marzo ha accolto l’opposizione, proposta da una piccola società artigiana dell’hinterland maceratese e dai suoi soci e fideiussori, difesi dall’avvocato Simonetta Cipriani, ad un’esecuzione iniziata a loro carico nel 2015 da parte di un noto istituto di leasing. La vicenda trae origine da un contratto di leasing per l’acquisto del capannone sede dell’attività artigiana. La piccola società a carattere familiare ad un certo punto non è riuscita più a pagare i canoni e ha restituito l’immobile. La società di leasing ha così ottenuto un decreto ingiuntivo per i canoni scaduti e non pagati, a cui non è stata presentata opposizione perché i soci pensavano di essere nel torto in quanto debitori e quindi il decreto ingiuntivo è diventato esecutivo. Grazie all’aiuto dell’avvocato Cipriani, i titolari della ditta hanno successivamente scoperto che nel contratto era presente una clausola per l’ipotesi di estinzione anticipata, ritenuta usuraria dal perito di parte Carlo Ferrini, per cui sono in corso indagini. L’esecuzione è stata sospesa due volte perché i soci godevano delle norme a beneficio delle vittime di usura. Nonostante la società di leasing avesse ottenuto intanto il pagamento quasi dell’intera somma per cui pendeva l’esecuzione da una società garante, ha riassunto la causa insistendo per la vendita dei beni pignorati. Il giudice, accogliendo l’opposizione, ha ritenuto che non può essere coperta da giudicato l’eccezione di usurarietà degli interessi, che gli opponenti sono venuti a conoscenza di tale usurarietà solo con la perizia di parte successiva all’esecuzione come pure che hanno appreso del pagamento del garante solo dalla costituzione della società di leasing e ha condannato l’opposta alle spese di lite. Ha quindi dichiarato improcedibile l’esecuzione e disposto la liberazione dei beni strumentali pignorati. Infatti dopo aver restituito l’immobile all’istituto di leasing, la piccola società artigiana aveva preso in locazione un altro locale per cui stava pagando un canone senza poter svolgere l’attività essendovi custoditi gli strumenti per lavorare, che erano stati pignorati. Ora la piccola azienda artigiana potrà finalmente ricominciare a lavorare.
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