Anche se il Covid oggi non è più un’emergenza, la crisi economica innestata da quella sanitaria continua a far sentire i suo effetti negativi, sempre più famiglie e imprese fanno fatica ad avere prestiti e finanziamenti dalle banche. Ed allora il Comune di Nichelino ha deciso di rinnovazione la convenzione con la Fondazione Operti per dare un aiuto anche a quei soggetti non ‘bancabili’, che spesso si vedono chiudere le porte in faccia dagli istituti di credito.
Un So.rri.so per imprese e famiglie in difficoltà
Di qui la sottoscrizione fatta alla presenza di Antonio Sansone della onlus don Mario Operti del Fondo So.rri.so (la Solidarietà che Riavvicina e Sostiene). Si tratta di un progetto ideato dalle Diocesi di Torino e Susa e gestito dalla Fondazione che offre risposte concrete ai problemi di liquidità di famiglie e imprese.
Un fondo a garanzia per l’emissione di prestiti sociali (da parte degli istituti di Credito convenzionati) ai soggetti “non bancabili” che vuole fornire un sostegno temporaneo per consentire ai beneficiari di ritrovare la propria autonomia. 10 mila euro saranno messi a disposizione dal Comune di Nichelino e altrettanti dalla Fondazione, attraverso l’accordo raggiunto con Unicredit.
Prestiti a soggetti ‘non bancabili’
“Nichelino è una città attiva e attenta al sociale – ha spiegato Antonio Sansone, Segretario Generale della Fondazione don Mario Operti – con la quale abbiamo in attivo altri due progetti: Nichelino Universitaria per aiutare i giovani studenti meritevoli nel percorso di studi e Job Training per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro delle persone con disabilità cognitive. Questo approccio olistico dell’amministrazione, capace di vedere le persone a tutto tondo, permette di fare in modo che gli individui fragili passino da consumatori di risorse a generatori di ricchezza”.
Fondi andati tutti esauriti nel 2023
Lo scorso anno il Fondo So.rri.so è andato esaurito. Tutti gli 80 mila euro stanziati sono stati dati in prestito con un tasso di restituzione del 93%. Un segnale molto positivo che permette il reinvestimento di quanto reso nell’aiuto di nuove persone che si trovano in un momento di fragilità.
Quest’anno, poi, le risorse a disposizione saranno maggiori e permetteranno di elargire prestiti fino a 5.000 euro per le famiglie e fino a 20.000 per le micro imprese e gli artigiani, grazie all’accordo trovato da Fondazione Operti con Intesa Sanpaolo. “Per trasformare le persone fragili da consumatori di risorse a generatori di ricchezza“, ha concluso Antonio Sansone.
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