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In caso di manipolazione dell’Euribor, gli interessi del mutuo sono nulli. Lo si evince dalla sentenza della Cassazione dello scorso dicembre, pronunciata contro quattro banche. La terza sezione della Corte di Cassazione ha infatti dichiarato nullo il tasso di un finanziamento calcolato sulla base di un Euribor concordato da alcuni istituti bancari. Vediamo nel dettaglio di che vicenda si tratta e quali possono essere le conseguenze per i mutuatari, in particolare per coloro che hanno stipulato un mutuo tra il 2005 e il 2008.

Manipolazione dell’Euribor, la vicenda

La vicenda risale ad una indagine svolta tra il 2011 e il 2013, quando l’Authority Ue, con il caso AT. 39914, ha voluto accertare la possibile esistenza di un cartello tra le Banche finalizzato a manipolare il tasso Euribor, ovvero il tasso su cui sono calcolati i tassi di interesse dei mutui a “tasso variabile”. Le indagini hanno in effetti stabilito che nel periodo tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008 l’Euribor è stato fissato sulla base di accordi intercorsi tra Barclays Bank, Deutsche Bank, Société Générale e Royal Bank of Scotland, che hanno poi ammesso le proprie responsabilità.

Secondo quanto deciso dalla Commissione sul caso, i comportamenti illeciti, potati avanti tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008, sono stati, nel dettaglio, la comunicazione e ricezione di “preferenze per un “settaggio” a valore costante, basso o alto di certi valori Euribor” da parte delle banche; lo scambio di “informazioni dettagliate non di dominio pubblico/disponibili sulle posizioni commerciali o sulle intenzioni per futuri invii di dati per L’Euribor di certi valori di almeno una delle proprie banche”; l’esplorazione di “possibilità di allineare le proprie posizioni commerciali EIRD sulla base delle informazioni ottenute” e “di allineare almeno uno degli invii futuri di dati delle proprie banche per L’Euribor sulla base di informazioni ottenute”; l’essersi rivolti “all’incaricato dell’Invio dei dati Euribor della propria banca…per chiedere un invio di dati all’agente calcolatore dell’EBF che seguissero una certa direzione o un livello specifico”; l’aver riferito “la risposta dell’incaricato prima del momento dell’invio giornaliero dei dati “. Per tali vicende, le banche sono state sanzionate

Sentenza Euribor manipolato, le conseguenze sui mutui

Come conseguenza di quanto sopra, la Cassazione ha di fatto dichiarato nullo il tasso applicato nel contratto di leasing oggetto del caso analizzato, determinato facendo riferimento al tasso Euribor manipolato, tasso che quindi va ricalcolato.

Ma l’importanza di questa sentenza va oltre:  apre infatti la porta a una serie di possibili ricorsi legati ai tassi di altri mutui e finanziamenti, se si dimostra che sono stati determinati sula base di un Euribor manipolato.

 “L’indagine svolta dalla Commissione ha evidenziato come nel periodo dal 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008 l’Euribor è stato manipolato da alcune Banche, – riassume Alessandro D’Antonio di Conserf Srl. – Come noto, l’Euribor è il principale indice su cui viene determinato il tasso di interesse dei mutui italiani: spessissimo nei contratti di mutuo è stabilito che il tasso applicato è pari all’Euribor aumentato di X punti percentuali. Considerate le conclusioni a cui è giunta la Commissione, occorre ora interrogarsi sulla validità di tali mutui: alcuni specialisti del settore stimano in 16 miliardi il risarcimento complessivo spettante agli italiani che hanno sottoscritto un mutuo nel periodo di manipolazione dell’Euribor”.

Chi dunque abbia stipulato un mutuo nel periodo oggetto della sentenza di Cassazione (tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008), potrebbe essere in diritto di contestare i tassi.

Quali mutui 2005-2008 si possono contestare?

Nell’individuazione dei mutui contestabili occorre considerare due problematiche, sottolinea D’Antonio:

  • Ha diritto al risarcimento il mutuatario che ha stipulato un mutuo con una Banca non accusata di aver manipolato l’Euribor? Ad oggi nessuna Banca italiana è stata accusata di una condotta fraudolenta, ma è anche vero che i mutuatari delle Banche italiane (probabilmente) hanno subito un danno dalla manipolazione;
  • In molti ritengono che i mutui contestabili sono soltanto quelli a tasso variabile. In verità anche molti mutui a tasso fisso determinano il tasso applicato al mutuatario sulla base dell’Euribor. 

Con riferimento al punto a, secondo parte dei giuristi sarebbero contestabili i mutui sottoscritti con tutte le Banche, anche quelle non indagate, ed anche quelle che non fanno parte del Panel delle Banche che partecipano alla determinazione del tasso Euribor. Se condannata, la Banca chiamata in giudizio potrà poi rifarsi su chi ha effettivamente manipolato il tasso Euribor. Tale lettura appare però poco equa e percorribile. Viceversa, si ritiene che la soluzione migliore sarebbe quella di citare in giudizio, oltre alla Banca mutuante, anche l’insieme delle Banche che hanno manipolato l’Euribor.

Con riguardo al punto b, si ritiene che i mutui contestabili non siano soltanto quelli a tasso variabile, ma anche quelli a tasso fisso sottoscritti nel periodo incriminato dove, dall’esame del contratto, emerge chiaramente che il tasso pattuito è stato determinato sulla base dell’Euribor. Anzi, i mutui a tasso fisso sono quelli maggiormente danneggiati dal comportamento delle Banche, perché hanno mantenuto il tasso manipolato per tutta la durata del finanziamento.

 

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