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L’Agenzia delle Entrate in una circolare ha chiarito come rimediare alla presentazione di un 730 precompilato errato nel numero dei giorni di lavoro dipendente o di pensione per i quali spettano le detrazioni fiscali e il bonus Irpef. Ecco la risposta del Fisco al quesito. Ecco come rimediare al 730 errato.

L’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 26/E del 7 luglio 2015 risponde ad un importante quesito riguardante l’ipotesi della presentazione da parte del contribuente di un 730 precompilato errato nel numero dei giorni di lavoro dipendente o di pensione, un errore che comporta un diverso calcolo delle detrazioni per lavoro dipendente e del bonus Irpef o bonus di Renzi.

Vediamo quale è la soluzione prospettata dall’Agenzia delle Entrate. Il quesito riguarda la presentazione della dichiarazione senza l’indicazione del numero dei giorni di lavoro dipendente o di pensione e più precisamente l’ipotesi di un contribuente nel 2014 ha percepito redditi di lavoro dipendente e di pensione. Il modello precompilato chiude erroneamente a debito perché non considera le detrazioni per lavoro dipendente e il bonus Irpef. Il contribuente accetta la dichiarazione. Come può rimediare all’errore? Se si accorge dell’errore solo dopo aver pagato le maggiori imposte, come può chiederne la restituzione?

La risposta del Fisco:

L’assenza, nel 730 precompilato, dei giorni per i quali spettano le detrazioni di lavoro dipendente e pensione in presenza di più Certificazioni Uniche (derivante dalla difficoltà nel determinare in via automatica il numero dei giorni nel caso di più rapporti di lavoro con periodi in parte sovrapposti) è stata segnalata ai singoli contribuenti con un apposito avviso nell’applicazione web del 730 precompilato.

Qualora il contribuente abbia comunque inviato il modello 730 senza indicare i giorni e non lo abbia corretto presentando un 730 sostitutivo entro il 29 giugno, riportando i giorni di detrazione e quindi vedendosi riconosciuti, se spettanti, bonus Irpef e detrazioni di lavoro dipendente o pensione, può rettificare la dichiarazione utilizzando gli strumenti ordinari, quindi:

  • presentando entro il 25 ottobre un modello 730 integrativo a un Caf o a un professionista abilitato (in tal caso le maggiori imposte versate saranno rimborsate direttamente dal datore di lavoro entro il mese di dicembre);
  • oppure presentando un modello Unico entro il 30 settembre 2015 (dichiarazione correttiva nei termini);
  • oppure entro il termine previsto per la presentazione del modello Unico relativo all’anno successivo (dichiarazione integrativa a favore).

Nel caso di presentazione del Modello Unico, il contribuente potrà scegliere se chiedere il rimborso all’Agenzia o utilizzare in compensazione l’eccedenza d’imposta oppure riportarla nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno”.



 

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