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Rottamazione quater a gonfie vele. La scadenza per versare la seconda rata della sanatoria che consente di sanare i debiti tributari relativi al periodo 2000-giugno 2022 (pagando tutte le tasse arretrate ma godendo della cancellazione delle sanzioni accessorie) è fissata per il 30 novembre prossimo. Ma intanto il governo fa i conti con gli incassi della prima rata, il cui termine è scaduto il 31 ottobre scorso. Ebbene, secondo quanto filtra, il bilancio economico (2,5 miliardi di gettito garantito da circa 3 milioni di contribuenti) è molto superiore (circa il 20% in più) rispetto alle previsioni del governo che da questa operazione si aspetta un incasso finale di 20 miliardi.
COME FUNZIONA
Il buon andamento della Rottamazione, tra l’altro, starebbe facendo riflettere l’esecutivo sull’opportunità di un proroga (chiesta a gran voce dai commercialisti) al fine di ammettere alla sanatoria centinaia di migliaia di contribuenti “decaduti” dai benefici.
Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% della somme complessivamente dovute a titolo di definizione agevolata, le restanti rate invece saranno di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2% annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023. Per pagare i moduli allegati alla “Comunicazione delle somme dovute” della definizione agevolata, oltre al servizio “Pagaon-line”, è possibile utilizzare i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri prestatori di servizi di pagamento aderenti al nodo pago Pa. In alternativa, è attivo il nuovo servizio di domiciliazione bancaria disponibile nella sezione “definizione agevolata” in area riservata, che consente di attivare o revocare l’addebito diretto delle rate sul conto corrente, anche intestato ad altro soggetto se autorizzato.
La Rottamazione quater riguarda tutti i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1°gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi quelli contenuti in cartelle non ancora notificate; interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione; già oggetto di una precedente misura agevolativa (la cosiddetta Rottamazione e/o saldo e stralcio), anche se decaduta per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento.
LE SOMME ESCLUSE
Sono invece escluse le somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato; crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.
Intanto i contribuenti sono chiamati a saldare, entro il 30 novembre, la seconda rata. Ma nella logica del “Fisco-amico”, molto caldeggiata anche dal vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, ci saranno 5 giorni in più di tolleranza. Secondo quanto previsto dalla legge saranno dunque considerati validi anche i pagamenti effettuati entro il 7 dicembre.
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