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Cambiano regole, procedure e competenze del pignoramento presso terzi ma non solo con nuova riforma Cartabia e ulteriori modifiche ufficiali per il 2024

Quali sono le modifiche del pignoramento presso terzi?

Con l’approvazione della riforma Cartabia cambiano le regole peer il pignoramento presso terzi e nel 2024 anche i controlli e i pignoramenti presso terzi anche grazie all’entrata in vigore ufficiale dei nuovi sistemi informatici di controllo stabiliti dalle ultime modifiche ufficiali approvate.

Come funziona il pignoramento presso terzi con riforma Cartabia nel 2024 dopo le modifiche ufficiali realmente approvate? La riforma Cartabia prima e la Manovra finanziaria 2024 modificano le norme di pignoramento di conti correnti e altri beni, anche e soprattutto presso terzi. Vediamo quali sono le modifiche ufficiali approvate per il pignoramento presso terzil

  • Cos’è il pignoramento presso terzi
  • Com’è cambiato il pignoramento presso terzi dopo ultime modifiche ufficiali approvate

Cos’è il pignoramento presso terzi

Il pignoramento presso terzi è una particolare tipologia di pignoramento che permette ad un creditore di procedere al recupero dei crediti presso il debitore ma in possesso di un altro soggetto. Il pignoramento presso terzi può interessare soldi, case o altri beni e, per legge, coinvolge tre soggetti che sono: 

  • creditore procedente, parte attiva in senso sostanziale e processuale;
  • debitore esecutato, parte passiva in senso sostanziale e processuale;
  • terzo pignorato, parte solo in senso processuale.

Da giugno 2024, il pignoramento presso terzi deve essere notificato al debitore iniziale del titolo esecutivo e dell’atto di precetto e la notifica può essere effettuata dall’avvocato anche a mezzo Pec, posta elettronica certificata, o tramite Ufficiale Giudiziario. Le nuove procedure per il pignoramento presso terzi sono, dunque, a carico del difensore del creditore ed è sempre necessario notificare l’avvenuta iscrizione a ruolo sia al debitore esecutato che al terzo pignorato.

Dopodicchè la prova dell’avvenuta notifica deve essere depositata nel fascicolo della procedura esecutiva entro la data dell’udienza di comparizione indicata nell’atto di pignoramento presso terzi

Sono cambiate anche le competenze del pignoramento presso terzi, per cui per il pignoramento di beni mobili presso terzi, la competenza è del giudice (dunque il Tribunale) del luogo in cui si trovano i beni, mentre per il pignoramento di crediti la competenza è del giudice (quindi il Tribunale) del luogo in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede.

L’unica eccezione in tal senso è rappresentata dal caso in cui il debitore è una pubblica amministrazione: la competenza, infatti, è del Tribunale del luogo in cui il terzo ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede.

Com’è cambiato il pignoramento presso terzi dopo ultime modifiche ufficiali approvate

Con l’approvazione della riforma Cartabia cambiano nel 2024 controlli e pignoramenti presso terzi anche grazie all’entrata in vigore ufficiale dei nuovi sistemi informatici di controllo stabiliti dalle ultime modifiche ufficiali approvate.

Con l’approvazione della riforma Cartabia è stato, infatti, rivisto il processo esecutivo per i pignoramenti anche presso terzi con un nuovo sistema di ricerca telematica di beni e crediti da pignorare, basato sull’incrocio di tutti i dati in possesso delle diverse banche dati per permettere agli ufficiali giudiziari di accedere alle banche dati dell’amministrazione finanziaria e conoscere tramite ricerca telematica i beni da pignorare.

Per migliorare e potenziare la procedura di pignoramento dei conti correnti anche presso terzi, stando a quanto stabilito dalla nuova Manovra Finanziaria 2024, l’Agenzia delle Entrate Riscossione potrà avere accesso diretto alle informazioni sulle somme presenti sui conti correnti di ogni contribuente debitore in modo da procedere in maniera certa all’invio alla banca di un ordine di pagamento.

Con l’approvazione della nuova legge, le modifiche ufficiali realmente approvate prevedono che prima di procedere al pignoramento presso terzi di conti correnti, l’agente della riscossione può consultare tutte le informazioni tramite l’archivio dei rapporti finanziari e, se sono presenti soldi sul conto, può notificare l’ordine di pagamento. La notifica deve arrivare anche al debitore entro massimo trenta giorni dalla notifica al terzo. 

Non si tratta, però, come era stato inizialmente detto, di un prelievo forzoso su conti correnti ma semplicemente di un sistema di verifica e controllo per evitare avvio di procedure di pignoramento a vuoto. 

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