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«Tanti studenti già oggi vivono in case da 20 mq. Dal mio punto di vista va superato il regolamento di igiene degli anni 70 che limita la superficie di abitabilità e l’altezza massima dei soffitti» passando a dato «che sarà fissato dal parlamento». Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini torna ancora sul tema casa, a una settimana dal voto per le europee. Del resto, questo, è argomento altamente sensibile per gli italiani, dato che il 70,8% delle famiglie è proprietario della casa in cui vive (Censis, dicembre 2022). Così, dopo il semi-condono pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 maggio, con il quale, pagando, si sanano le piccole difformità interne all’abitazione, Salvini rilancia e ai microfoni di Radio Anch’Io parla di abitabilità per i seminterrati. «Non è previsto dal testo» concederla, ha detto, «ma il parlamento è sovrano».

I mini-appartamenti sono già una realtà

Insomma, la direzione presa dal ministero è di considerare abitabile la metratura di quella che più o meno è l’equivalente di una sala da pranzo: 20 metri quadri. In realtà, la proposta di Salvini intercetta una realtà immobiliare (e la sua domanda) che già esiste. A Milano, per esempio, come aveva documentato il Corriere, solo quest’anno sono stati messi in vendita 46 mini appartamenti sotto i 20 metri quadri. Abitazioni che rimandano a quella del film Il ragazzo di campagna, con un Renato Pozzetto che dice: «Bello l’ingresso» e l’agente immobiliare risponde: «L’ingresso? Ma qui c’è tutto, l’ingresso, il soggiorno, il bagno, l’angolo cottura, la stanza da letto». 

La normativa sull’aeroilluminazione

Ora, Salvini alza l’asticella (o l’abbassa?) e propone di rendere abitabili il sottotetto dal soffitto bassissimo e il seminterrato, quello con le finestrelle in alto e che, come sappiamo, soffre di una carenza di luce. Le disposizioni igienico-sanitarie per le abitazioni private, infatti, prevedono a oggi l’obbligo di illuminazione diretta naturale per tutti i vani della casa (ad eccezione di bagni, corridoi e disimpegni) e un valore di rapporto aeroilluminante che deve essere superiore alla soglia minima di 0,125 per ottenere l’agibilità di un edificio (la normativa che regola il rapporto è l’art. 5 del Dm del 5 luglio 1975, che stabilisce che l’ampiezza delle finestre deve essere tale da garantire un’illuminazione di luce diurna superiore al 2%).

Le ricadute sul mercato immobiliare

E’ indubbio che rendere abitabili queste realtà avrebbe una importante ricaduta sul mercato immobiliare: questi mini-spazi, infatti, sono estremamente svalutati economicamente proprio per l’assenza di una certificazione di abitabilità. Ma con una nuova sanatoria e con il via libera alla costruzione e alla vendita di mini abitazioni per single e coppie senza figli, il mondo degli immobiliaristi e dei costruttori stapperebbe la bottiglia. La prima occasione utile potrebbe essere già la conversione in Parlamento del decreto salva-casa, pubblicato, come detto, in Gazzetta il 30 maggio. E Salvini, non a caso, ha annunciato modifiche

Le regole del 1975

Attualmente, le regole igienico-sanitarie in vigore risalgono al 1975 e prevedono un’altezza minima per i soffitti pari a 2 metri e 70 centimetri (2,40 per corridoi e bagni), mentre la superficie minima di un appartamento monolocale per avere l’agibilità è fissata a 28 metri quadri. Salvini sa che la sua proposta di abbassare questi parametri trova l’appoggio dell’Ance, che da tempo chiede una riduzione dei limiti per venire incontro alle esigenze di un domanda cambiata (in peggio) nel tempo, non solo per l’aumento dei single, ma soprattutto a causa dei bassi stipendi che non permettono l’acquisto di ampie metrature. Anche il Consiglio nazionale degli ingegneri sembra favorevole. In Giappone non è raro trovare a Tokyo persone che vivono in 10 metri quadri, ma il modello che hanno in mente al ministero sembra più quello inglese, dove non ci sono minimi di metratura sopra i quali si può considerare una stanza abitabile e le altezze previste sono molto più basse delle nostre. Per avere però un’idea chiara di quello che la Lega ha in mente si devono attendere gli emendamenti che verranno presentati dai parlamentari del Carroccio.

 

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